martedì 3 novembre 2015

Una Consulta per lo sviluppo e la crescita

La crisi socioeconomica e politica necessita di nuovi ambiti propositivi compensativi per produrre ricchezza. “Lettera Aperta” al Sindaco per proporre l’istituzione della Consulta delle Associazioni e del Volontariato.


I problemi di Assemini possono trovare soluzione nell’unità, coinvolgendo in modo costruttivo la parte positiva della comunità. Perciò abbiamo trasmesso al Sindaco, Mario Puddu, la proposta di istituire la Consulta delle Associazioni e del Volontariato.

L’apertura del Primo cittadino al dialogo ed al confronto deve trovare una pronta risposta da parte di tutti gli attori sociali ed economici. La crisi necessita di azioni strutturali per affermare un modello di governance in grado di segnare costruttivamente il futuro di Assemini, ben oltre il già fondamentale aspetto Democratico. Per coinvolgere nuove conoscenze ed esperienze da mettere al servizio della comunità. Per affermare una visione strategica, di sistema ed integrata. Per contribuire a dare un’anima ad Assemini. La “Consulta” non potrà che essere lo strumento per la promozione ed il coordinamento delle realtà associative, nonché luogo di raccordo con l'Amministrazione nella: definizione, programmazione e realizzazione di iniziative ed attività volte allo sviluppo. E’ necessario favorirne l’originale apporto nel campo sociale, sanitario, ambientale, sportivo, ricreativo, della solidarietà civile e della promozione della cultura, della lingua e dell’identità. Assemini vive una condizione di grave crisi socioeconomica e politica, perciò occorre articolare nuovi ambiti propositivi compensativi ed introdurre interfacce per l’utilizzo di competenze, affinché la città assuma una funzione generatrice di plusvalore per combattere le povertà che calpestano la dignità umana, lasciando l’individuo nel buio.

Mentre il benessere sembrava perdonare tutto, la crisi ha accentuato gli errori e le omissioni che stanno da tempo alla base dello stato in cui versa la nostra Città. C’è bisogno di vivacità economica, solidale e sostenibile. Di un modello di sviluppo riformista e progressista, incentrato sulla territorialità e sulla valorizzazione del micro tessuto produttivo tradizionale, per favorire il consolidamento della base economica e produrre aumento della ricchezza, anche qualitativa. La valorizzazione identitaria non può che essere la chiave di volta.



TESTO DELLA LETTERA APERTA
Ill.mo Signor Sindaco del Comune di Assemini,
          abbiamo studiato il Suo Programma Elettorale, cercando punti di convergenza con il nostro indirizzo progettuale Nazionalitario. Il compito di un Comitato Civico, a prescindere dalla propria matrice, è quello di svolgere un ruolo attivo nella struttura della nostra Democrazia. È anche nostro dovere proporre soluzioni e percorsi che riteniamo funzionali alla crescita. Lei ha dimostrato disponibilità al dialogo ed al confronto, la presente ne è la doverosa e naturale conseguenza.

Siamo del parere che Assemini necessiti di ulteriori azioni per favorire la maturazione ed il rafforzamento del rapporto costruttivo in atto, con tutti gli attori sociali ed economici disponibili. Pensiamo che occorra agire in un’ottica di sistema, considerando le diversità diffuse il volano della crescita.

Molto ruota attorno all’economia. Infatti, mentre il benessere sembrava perdonare tutto, la crisi ha accentuato gli errori e le omissioni che stanno alla base dello stato in cui versa da tempo la nostra Città. C’è bisogno di vivacità economica, solidale e sostenibile. Di un modello di sviluppo riformista e progressista, incentrato sulla territorialità e sulla valorizzazione del micro tessuto produttivo tradizionale, per favorire il consolidamento della base economica e produrre aumento della ricchezza, anche qualitativa. La valorizzazione identitaria è la chiave di volta. In quanto tale, è necessario che assuma il rango di Fattore della produzione. Trattasi di aspetti strutturali che necessitano di tempo, sintesi ed inclusione.

Il cambiamento auspicato e ricercato non può prescindere dalla volontà di superare e risolvere i conflitti, che si determinano con l’irrigidimento su posizioni spesso precostituite e non necessariamente strumentali. Situazioni che riguardano le parti in causa. Quando le aspettative sociali non trovano una comprensibile risposta, cresce il disagio e la disillusione. Non vi sono aspetti della vita pubblica che non possano trovare soluzioni, pur nel rispetto delle prerogative, dei diritti e dei doveri delle parti. Tutto sta nell’imparare a mettersi continuamente in discussione per migliorare e superare se stessi.

La Sua apertura al dialogo è un fatto oggettivo. Se coltivato, è destinato a segnare costruttivamente il futuro di Assemini, ben oltre il già fondamentale aspetto Democratico.

Anche noi riteniamo che la partecipazione sia la strada da seguire, perché è un modo innovativo per interpretare un più funzionale modello di governance; per coinvolgere nuove conoscenze ed esperienze da mettere al servizio della comunità. Perciò, riteniamo che siano maturi i tempi per proporre alla Sua attenzione l’esigenza di istituire la “Consulta delle Associazioni e del Volontariato”. Un momento definibile d’incontro e di libero confronto fra l’Amministrazione comunale e le forme associative presenti nel territorio, con lo scopo di promuovere l’autonomo sviluppo delle stesse e favorirne l’originale apporto ad iniziative nel campo sociale, sanitario, ambientale, sportivo, ricreativo, della solidarietà civile e della promozione della cultura, della vivibilità, della lingua e dell’identità. Una riforma strutturale per affermare una visione strategica, di sistema ed integrata; anche per contribuire a dare un’anima ad Assemini.

La “Consulta” non potrà che essere lo strumento per la promozione ed il coordinamento delle realtà associative, nonché luogo di raccordo con l'Amministrazione nella definizione, programmazione e realizzazione di iniziative ed attività volte allo sviluppo. Assemini vive una condizione di grave crisi socioeconomica e politica, perciò occorre articolare nuovi ambiti propositivi compensativi ed introdurre interfacce per l’utilizzo di competenze, affinché la città assuma una funzione generatrice di plusvalore.

Specie l’espansione del settore “cultura”, inteso ed allargato allo “sport, divertimento e benessere” è elemento cardine per una strategia di sviluppo di medio-lungo periodo. Per una città delle dimensioni di Assemini, sport/divertimento/benessere-cultura, possono essere misure determinanti per la formazione dell’occupazione, del reddito e per  migliorare il capitale umano. Quindi, intendiamo la “Consulta” come una nuova Istituzione Sociale. Un luogo dove anche i giovani possano essere un ulteriore fattore critico/costruttivo di modernizzazione e rilancio delle potenzialità locali; dove l’esperienza possa essere tramandata e capitalizzata.

Del resto, i giovani di oggi saranno chiamati a svolgere il ruolo di rappresentanza sociale, economica e politica di Assemini. Le forme e l’intensità del processo di socializzazione dei giovani e l’abbattimento di ogni barriera generazionale sono decisive nell’orientare lo sviluppo della Città. Il superamento delle condizioni ostative imposte dal ruolo dominante di una radicata cultura dipendentista anche dal politico autoreferenziale deve avvenire attraverso scelte di riconversione sostenibili e con metodi innovativi. La “Consulta” sarebbe il punto di forza per meglio definire una prospettiva di cambiamento.

Nel rimanere a disposizione per ogni eventuale chiarimento, ci è gradito porgere cordiali saluti.

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